Erano giorni che viaggiavo solo con il treno. Quei viaggi mi permettevano di pensare senza distrazioni. Il pavimento vibrava violentemente così mi sedetti su una poltroncina dall’aria lurida, anche se tremava anche quella. La luce filtrava dalle parzialmente inutili tendine per i finestrino. L’autunno si mostrava nella sua forma più scura e ventosa, ma a me è sempre piaciuto l'autunno e in quel posto in cui mi ero trascinata aveva un effetto poetico. Avevo pagato moltissimi biglietti per scappare dalla città, era la mia prima fuga ma non ero spaventata, c'era una mia amica in quel paesino circondato dal bosco, mi avrebbe ospitata e mi sarei trovata un lavoro per cui avevo già prenotato il colloquio.Sarebbe stato il mio primo lavoro. Avrei lavorato in un bar molto carino e pulito che avevo controllato sul web, quel paese aveva l'aria di essere così in riga e lindo che dava tutta l'aria di essere un posto da sogno... TO BE CONTINUED
|
AuthorIo sono Michelle, e questi sono pezzi della mia mediocre vita da cameriera 20enne che scappa dalla città. Alcuni sono belli, godeteveli, ogni volta che potrò aggiornerò la storia. ArchivesCategories
|